Chiesa di San Andrea Apostolo

Dati storici

Il 21 giugno 1742 la comunità di Maderno deliberò la costruzione di una nuova capiente chiesa in sostituzione di quella romanica, non più sufficiente ad ospitare i fedeli. Il luogo scelto per la nuova chiesa fu la zona in cui un tempo sorgeva il castello, oramai in rovina, del quale si conserva solo una delle torri, adibita a campanile. Nonostante le cospicue offerte la realizzazione dell’opera proseguì a rilento e si protrasse per molti decenni. La chiesa venne consacrata dal vescovo Gabrio Maria Nava il 22 ottobre 1825. In tale occasione le reliquie di Sant’Ercolano vennero solennemente traslate dalla vecchia basilica alla nuova parrocchiale.

Elementi Artistici

La chiesa si presenta come un ampio edificio a navata unica. Al suo interno, scandite da imponenti lesene composite, si aprono le cappelle laterali. La prima cappella a sinistra dedicata alla Vergine, conserva una pala raffigurante la Vergine in gloria e i Santi Antonio da Padova, Carlo Borromeo e Antonio Abate realizzata dal pittore veneziano Andrea Celesti nel 1692-1693. La seconda cappella è dedicata al Sacro Cuore di Gesù e conserva una statua lignea novecentesca. Segue poi la cappella dedicata alla Madonna del Rosario di fronte alla quale si trova quella dedicata a San Luigi Gonzaga. Sul lato destro della navata si trova l’importante altare dedicato a Sant’Ercolano ove sono custodite in urna le sue reliquie. L’altare realizzato in stucco dipinto nel 1821 è abbellito da un dipinto realizzato dalla bottega di Paolo Caliari detto il Veronese. L’opera raffigura il Santo vescovo in eremitaggio presso la penisola di Campione, dove trascorse i suoi ultimi anni prima della morte. Ai lati della cappella sono collocati due dipinti raffiguranti Il rinvenimento del corpo di Sant’Ercolano e Le reliquie di Sant’Ercolano portate in processione risalenti all’inizio del XVII secolo. Infine, sul lato destro, si trova la cappella di Santa Caterina d’Alessandria, che custodisce una pala d’altare realizzata dal pittore salodiano Andrea Bertanza nel 1625. Nell’abside è collocata una pala raffigurante il Cristo Morto e Sant’Andrea Apostolo realizzata da Francesco Bassano il Giovane nella seconda metà del XVI secolo. Il presbiterio presenta inoltre una decorazione affrescata realizzata a Giuseppe Teosa, artista bresciano attivo tra la fine del Settecento e l’Inizio dell’Ottocento. Sono da segnalare, inoltre, gli stalli settecenteschi del presbiterio che provengono dall'antica chiesa romanica e gli stipiti delle porte della sacrestia provenienti da palazzo Gonzaga.

Gli orari delle S. Messe

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